Nonostante la sua cultura unica, la tecnologia avanzata, il rispetto per le tradizioni, le opportunità di lavoro e l’alta qualità della vita, trasferirsi e vivere in Giappone, per una serie di motivi, non è assolutamente semplice.
Esistono tanti tipi di visti, per conoscere quali sono i tipi di visti disponibili, i documenti necessari e i moduli per la richiesta potete guardare sul sito dell’Ambasciata giapponese in Italia.
Per ottenere un visto è necessario presentare un certificato di eleggibilità (Certificate of Eligibility), che viene rilasciato dallo sponsor giapponese, come un datore di lavoro o una scuola.
I principali tipi di visto sono in pratica tre:
Visto per lavoro, se volete lavorare in Giappone, dovete avere un’offerta di lavoro da una compagnia giapponese. Il datore di lavoro sarà il vostro sponsor e vi aiuterà a ottenere il visto.
Working Holiday Visa, (visto vacanza-lavoro) disponibile per alcuni Paesi, fra cui dal maggio 2024 anche l’Italia. Questo visto permette di lavorare e viaggiare in Giappone per un per un massimo di un anno. Non è una soluzione a lungo termine, ma è utile per chi vuole testare la vita in Giappone.
I candidati devono avere un’età compresa tra i 18 e i 30 anni al momento della domanda. Tuttavia, per alcuni Paesi, il limite massimo può essere 25 o 26 anni.
È permesso svolgere lavori temporanei per sostenere le spese di viaggio e soggiorno. Tuttavia, è vietato lavorare in locali notturni, bar, cabaret e altri luoghi che possono influire sulla morale pubblica.
Inoltre è necessario dimostrare di possedere fondi sufficienti per coprire le spese iniziali del soggiorno e avere un’assicurazione medica valida per tutta la durata del soggiorno.
Visto studentesco, se desiderate studiare in Giappone, dovete ottenere un visto studentesco. Le scuole e le università giapponesi possono sponsorizzare il vostro visto e, vi aiuteranno con la documentazione.
Trovare un alloggio in Giappone può essere complesso, soprattutto per chi non parla giapponese. Le opzioni più comuni sono:
Trovare un appartamento in affitto. Gli appartamenti in Giappone sono generalmente piccoli e dotati di tecnologie avanzate. Considerate che vi sono anche delle norme che regolano gli affitti piuttosto particolari, come ad esempio il pagamento del reikin (un “ringraziamento” al proprietario) e depositi cauzionali molto elevati.
Appoggiarsi ad una share house, che è un’opzione popolare per gli stranieri, perché i costi sono più contenuti e spesso non si richiede il pagamento del reikin. Inoltre, condividere la casa con altri permette di conoscere nuove persone e di avere un supporto all’arrivo.
Senza conoscere il giapponese l’unica possibilità è quella di rivolgersi a agenzie immobiliari specializzate nel supporto agli stranieri, che forniscono assistenza nella ricerca e nella trattativa per l’affitto.
Anche se cercare casa in Giappone può sembrare complesso, ci sono molti siti web affidabili che facilitano la ricerca, soprattutto per gli stranieri. Ecco alcuni dei principali:
In Giappone il costo della vita è generalmente abbastanza alto. Gli affitti variano a seconda della città e del quartiere. Tokyo è la città più costosa, mentre città come Osaka sono meno care
Il sistema di trasporto giapponese è uno fra i più efficienti al mondo, ma può essere costoso.
Il sistema sanitario è efficiente e moderno. Tenete presente che il sistema sanitario pubblico non copre tutte le spese per cui dovrete stipulare un’assicurazione sanitaria nazionale, per coprire la restante quota non coperta dal pubblico.
La cultura giapponese è caratterizzata da valori come, il rispetto per il prossimo e il rispetto delle regole. La comunicazione non verbale è molto importante in Giappone, e il rispetto delle forme di cortesia e delle convenzioni è parte del quotidiano.
L’ordine e l’armonia sono fondamentali. È importante rispettare le norme sociali, come fare la fila ordinatamente, mantenere la calma in pubblico e rispettare le tutte le regole.
Le aree che offrono maggiori opportunità lavorative agli stranieri includono l’insegnamento della lingua inglese, poco l’italiano, l’IT, il settore finanziario e quello delle traduzioni. Anche settori come il turismo e l’ospitalità possono offrire lavoro, soprattutto in città come Tokyo e Kyoto.
Considerate che l’impatto con la cultura del lavoro giapponese può rappresentare uno shock, perché in Giappone, la cultura del lavoro è piuttosto rigida e si basa su valori come la dedizione, il rispetto per l’autorità e l’impegno di gruppo. Spesso le ore di lavoro sono lunghe, e anche la puntualità è fondamentale. I datori di lavoro giapponesi si aspettano un alto livello di impegno e rispetto per le gerarchie aziendali.
Parlare giapponese non è sempre richiesto per alcuni settori, ma è altamente consigliato per facilitare la vita quotidiana e integrarsi meglio nella società. Il Giappone apprezza molto gli stranieri che si sforzano di imparare la lingua, e la conoscenza della lingua giapponese può essere un vantaggio competitivo sul lavoro.
Trasferirsi per vivere in Giappone come ho scritto all’inizio non è semplice per una serie di fattori.