Iniziamo con il dire che per poter vivere e lavorare negli Stai Uniti è necessario richiedere un visto. Tutti i tipi di visti è possibile richiederli in maniera autonoma ma per pratiche particolari, come il visto O-1, waivers, ecc. è opportuno fare riferimento a qualche immigration lawyer, se desiderate aumentare le percentuali di successo. In America purtroppo, gli avvocati costano, e preparatevi, mediamente, a parcelle nell’ordine di qualche migliaio di dollari.
Vediamo di affrontare il tema in maniera realistica e iniziamo con il dire che trasferirsi negli Stati Uniti per rimanerci non e’ un percorso facile, assolutamente non lo e’, ma non e’ neanche impossibile. Il 99% di tutti gli italiani che risiedono negli USA non è che possiedono delle skills cosi speciali rispetto a voi. Ma ce l’hanno fatta. Pertanto con costanza, determinazione, strategia chiara e un po’ di fortuna potete farcela anche voi.
Semplificando le cose si può dire che per un trasferirsi negli USA le strade sono tre:
1 vincere di una green card tramite la diversity lottery a cui chiunque cittadino italiano si può iscrivere, se in possesso dei seguenti requisiti:
2 sposare un americano/a ed ottener cosi la green card
3 ottenere un visto lavorativo con la possibilità e speranza, in seguito, di richiedere e ottenere la green card
Scartata la strada della lotteria per il suo carattere aleatorio, o meglio va tentata, ma nel frattempo, alla luce delle statistiche, è opportuno cercare anche altre strade.
Scartata anche la seconda opzione, perché le strade del cuore sono ancora più incerte di quelle della lotteria, non rimane che la possibilità di iniziare il nostro percorso con la richiesta di un qualche tipo di visto non immigrante. Visti che hanno delle limitazioni di luogo (si può lavorare o studiare solo per chi vi sponsorizza o approva) e di tempo (hanno una data di scadenza). Questi visti rappresentano il primo passo per scalare la montagna, cioè arrivare ad ottenere la green card. Vi allego il sito del governo, dove potete vedere le statistiche con il numero di visti assegnati ad ogni paese.
Si può provare a trasferirsi negli Satti Uniti, giocando la carta studente.
Visto F-1 o M-1
Visto F-1 o M-1 se si è studenti, con una buona disponibilità economica si può richiedere:
La disponibilità economica è importante in quanto le rette di tali scuole e college sono elevate. Esistono, per la verità, anche alcuni programmi detti ‘certificate programs’ della durata di circa un anno con costi contenuti (7.000 $ all’anno circa).
Con lo status di studente, il primo anno si può lavorare solo part time, all’interno dei campus e a certe condizioni, mentre dal secondo anno è possibile richiedere la Optional Practical Training (OPT) che consente agli studenti internazionali (con visto F) di fare fino a 12 mesi, (o anche di più nel caso di discipline STEM), di formazione sul campo. (In pratica consente di lavorare nell’ambito del proprio settore).
E’ in questo periodo di OPT che bisogna giocare bene le proprie carte per trovare uno sponsor. Infatti il percorso principe per trasferirsi negli Stati Uniti è proprio questo: studente (F1 per phD), lavoro temporaneo (OPT), richiesta di visto di lavoro (H1-B), Green Card. Questo è un percorso quasi obbligato per chi desidera trasferirsi negli Stati Uniti, perché eccetto, rare eccezioni come il settore IT, è quasi impossibile che un’azienda vi sponsorizzi un H1-B senza che abbiate lavorato per loro e avete dimostrato le vostre qualità.
Le università statunitensi sono sempre ben disposte verso giovani brillanti. Una volta negli USA bisogna darsi da fare e dimostrare quello che si vale, dovete essere pronti a lottare contro una concorrenza agguerrita. Dopo un master trovare lavoro usufruendo di OPT, con STEM non è difficile, poi avete più di due anni per ottenere un H1-B. Il master purtroppo è caro ma ci sono borse di studio e prestiti.
Con uno stipendio nel settore tecnologico-scientifico un prestito universitario per un master si ripaga velocemente. Le Università sono davvero l`ultimo avamposto dell`immigrazione, permettono ancora di trasferirsi negli Stati Uniti per studiare. Sono costose, bisogna fare dei sacrifici ma sono l’unica via concretamente praticabile se si vogliono avere delle buon probabilità di rimanere negli Stati Uniti. Ah dimenticavo la cosa più importante, naturalmente dovete avere le qualità.
Per ottenere un visto di studio dovete dimostrare di avere la capacità finanziaria per potervi mantenere per tutta la durata del corso (considerate mediamente 30.000 $/anno) su un conto bancario vostro o di qualcuno che vi faccia da garante.
Visto J-1
Visto J-1 Exchange Visitor Program, per coloro che desiderano partecipare a programmi di scambio culturale promossi dal Dipartimento di Stato americano. Per ottenere questo visto è necessario trovare un’organizzazione sponsor riconosciuta dal Dipartimento di Stato Americano, che vi rilascerà il form DS-2019, considerato il documento ufficiale per ottenere questo tipo di visto.
Per richiedere il J-1 è necessario avere una buona conoscenza dell’inglese e dimostrare di avere adeguate risorse economiche per mantenersi. La cifra per il vostro mantenimento è variabile e viene calcolata in base al tipo di programma, alla vostra professione e alla città in cui vivrete, mediamente varia da 1.000-2.000 $ al mese. Questa disponibilità può essere presente sul vostro conto corrente e sul conto corrente di qualcun altro che vi faccia da garante o provenire da una borsa di studio o da uno stipendio presente nel programma.
Tenete presente che la maggior parte dei programmi prevedono un riconoscimento economico. I tempi per la richiesta del visto variano a seconda del programma, possono andare da qualche settimana a 3/4 mesi di attesa. La durata del visto varia a seconda del programma scelto.
Questi sono i 15 programmi a cui è possibile partecipare e di fianco sono indicati il numero delle organizzazioni sponsor designate da governo, a cui è possibile fare richiesta:
Nella pagina web dedicata troverete tutti i programmi presenti, la loro durata ed i requisiti necessari per partecipare ad un determinato programma (età, titoli, ecc).
Per ottenere questo visto quindi, bisogna avere una buona conoscenza dell’inglese e trovare uno sponsor e un datore di lavoro (host), le due cose possono anche coincidere. Il titolare del visto può essere accompagnato, tranne alcuni casi, dal coniuge e figli. Le spese per le pratiche che a seconda del programma possono arrivare anche a diverse migliaia di dollari, possono essere pagate da voi, dall’azienda o al 50%, dipende dal tipo di programma e dagli accordi intercorsi. In caso di dubbi, vi consigli di contattare il consolato di competenza che potrà fornirvi tutte le informazioni.
Per coloro che desiderano trasferirsi e lavorare negli Stati Uniti questo è un modo abbastanza semplice di ingresso. Un buon numero di società offrono questo visto poiché da accesso a buoni neo laureati a basso costo. Come restare alla fine del visto è un problema che affronteremo dopo.
Si può richiedere un visto J-1 per effettuare un tirocinio presso un’azienda americana accreditata. Intern (studenti o neolaureati provenienti da università non statunitensi) oppure trainee (laureati non negli USA con almeno un anno di esperienze nel settore, oppure almeno 5 anni di esperienza.)
Trovare uno sponsor visto J-1
Per trovare questo sponsor si possono seguire due strade:
Al termine del tirocinio è possibile provare a rimanere in due modi:
nel sito governativo trovate tutte le informazioni relative al prolungamento del visto, in certi programmi esiste la clausola per cui scaduto il visto è necessario fare rientro in Italia e far trascorrere due anni prima di ritornare negli USA. In realtà anche questo vincolo, con l’aiuto di un buon avvocato esperto in immigrazione e di una montagna di documenti può essere superato, (waiver). Si può provare anche a fare tutto da soli ma è più complicato.
non è per nulla facile, visti i costi e le difficoltà che questo comporta. In ogni caso saranno le vostre qualità e capacità che faranno, eventualmente, decidere l’azienda ad investire su di voi. Se l’azienda decide di fare questo passo è possibile farsi sponsorizzare, mentre siete ancora negli USA. In questo caso avete due strade e potete richiedere:
Visto H-1B
Visto H-1B per accedere a questo visto lavorativo occorre possedere una laurea specialistica e competenze specifiche (preferibilmente in ambito tecnico-scientifico, ingegneristico o informatico) e trovare uno sponsor. E’ possibile, teoricamente, candidarsi anche senza una laurea ma avendo almeno 10 anni di esperienza nel proprio settore professionale ma in questo caso le richieste sono soggette ad una valutazione molto scrupolosa e i visti sono molto difficili da ottenere.
Questi visti vengono rilasciati, in prima istanza, per un periodo massimo tre anni prorogabili di altri tre. Con questo visto è possibile cambiare il proprio stato a quello di residente permanente mentre ci si trova in America.
Trovare uno sponsor visto H-1B
Un consiglio che posso darvi è quello di specializzarvi in cose non comuni. Sia che siate ingegnere, informatico o architetto sceglietevi una nicchia e specializzatevi al massimo in quella. Il tempo dei generalisti è finito. Per ogni posizione aperta, in qualsiasi campo, ci sono decine di curriculum che arrivano. E saranno le forti competenze specifiche in un’area a fare la differenza.
Dovete fare in modo da rendervi veramente unici ed appetibili per un’azienda perché decida di sponsorizzarvi, mentre siete ancora in Italia. Tendenzialmente non tendono a farlo a meno che non riescano a trovare nessuno in loco e ne abbiano, davvero, un disperato bisogno. E a pensarci bene non hanno tutti i torti, la pratica di sponsorizzazione costa 10/20 mila dollari senza la sicurezza che, dopo averli spesi, il visto arrivi dal momento che le richieste superano di 3-4 volte il numero dei visti disponibili. Nel caso siate selezionati verrete contattati per un colloquio tramite Skype o telefono. Se risultate idonei potrebbero, anche, invitarvi ad un colloquio in sede, pagandovi il biglietto aereo. Se passate anche questo step inizia la trafila per l’ottenimento del visto.
Tutto questo solitamente avviene fra novembre e marzo, prima dell’estrazione di aprile. Ottenere questo visto non è affatto facile perché i richiedenti sono, di solito, oltre 200 mila per gli 85 mila visti disponibili, di cui 20 mila riservati a studenti stranieri con advanced degrees (master, phd, etc.) provenienti da università statunitensi. che hanno, pertanto, due chance. Se non vengono selezionati nella lotteria dei 20 mila, vengono inseriti anche in quella generale degli altri 65 mila.
Visto H1-B Cap
Visto H1-B Cap visti che sono richiesti da organizzazione non profit accreditate (università o altre istituzioni).Queste organizzazioni sono esentate dal limite annuale fissato per i visti H-1B. Ciò significa che possono presentare una richiesta per un lavoratore straniero in qualsiasi momento dell’anno, indipendentemente dal fatto che il limite H-1B sia già stato raggiunto.
Questo è l’aspetto positivo: non dovrete giocare alla lotteria, l’aspetto negativo è che per tutta la durata del visto (6 anni) non potrete cambiare lavoro a meno che non passiate ad un altra organizzazione senza scopo di lucro. Se volete passare ad un datore di lavoro classico dovrete partecipare ala lotteria della green card, il 1 ° aprile. Lista delle organizzazioni che offrono visti H1-B Cap.
Per l’equipollenza dei titoli di studio è necessario rivolgersi a delle agenzie specifiche, ad esempio WES, dovrete presentare dei documenti ufficiali specifici (in inglese) che potete ottenere dalla vostra università. Il processo di riconoscimento in totale comporta un costo di circa 250- 300 €.
Visto H-2A
Visto H-2A sono per i lavoratori temporanei o agricoli stagionali per alcuni mesi. Di solito, durante i periodi di raccolta quando la manodopera americana è insufficiente. Vengono rilasciati per un periodo iniziale di un anno e possono essere prorogati per altri due.
Visto H-2B
Visto H-2B sono per lavoratori che arrivano negli USA per ricoprire posizioni per le quali vi è una riconosciuta carenza temporanea di manodopera americana. Per svolgere questi lavori non è necessario avere la laurea. Qui sono compresi tutti i lavori di bassa-media qualifica. Vengono rilasciati per un periodo iniziale di un anno e possono essere prorogati per altri due. I tempi di rilascio di questi visti sono molto lunghi. Ne vengono rilasciati circa 65.000 all’anno.
Visto L-1B
Visto L-1B visto per trasferimenti interaziendali. Dal momento che tendenzialmente le aziende non tendono a sponsorizzare, a meno che non ne abbiano un disperato bisogno, per il costo della la pratica e l’incertezza dell’esito. E’ più facile per loro spostare il personale da una sede europea ad una americana tramite un visto L-1. Quindi può succedere che se interessate una multinazionale questa non vi sponsorizzi ma vi assuma direttamente in una filiale europea, vi parcheggi li un anno e poi vi trasferisca in America con un L1-B (durata 5 anni) oppure un L1-A, (durata 7 anni) per funzioni executive.
Il modo più semplice per trasferirsi negli Stati Uniti rimane il trasferimento di personale da una sede europea di una azienda a una sede in America. Io vi consiglio, pertanto, di trovare lavoro in Europa (non necessariamente in Italia) in una multinazionale con uffici (o sede) anche negli USA, mettervi in mostra e poi cercare il trasferimento negli Stati Uniti.
L’unico svantaggio di questo tipo di visto è che siete legati a filo doppio all’azienda che ve lo ha sponsorizzato. Se vi licenziate, o l’azienda vi licenzia, dovete lasciare gli Stati Uniti. Pertanto una volta negli USA, iniziate subito l’iter per ottenere la Green Card (servono un paio d’anni, a meno che non abbiate eccezionali e documentate capacità) e, una volta ottenuta, sarete liberi di fare quello che volete
Visto O-1
Visto O-1, persone con straordinarie capacità e particolarmente meritevoli possono trasferirsi negli Stati Uniti usufruendo di questo visto. Quindi artisti, giornalisti, attori, cantanti, atleti, ecc. Se si possiedono referenze, pubblicazioni, convegni certificati, presenza sul web, ecc si può considerare l’ipotesi di questo tipo di visto a patto che, una volta negli USA, si viva esclusivamente della propria arte. Per ottenerlo bisogna avere uno sponsor. Un mio conoscente, architetto, lo ottenne, aveva diverse pubblicazioni in internet e si affidò ad un buon studio legale.
Visto Q-1
Visto Q-1, esistono alcune aziende simbolo, tipo la Disney, che rilasciano visti lavorativi di un anno anche a persone non specializzate o qualificate. Si tratta di lavori di bassa qualifica mar ben pagati. Per poter essere assunti occorre superare determinati passaggi, lunghi ma non troppo difficili. Unica pecca di questo visto è che per poterlo rinnovare occorre far trascorrere un anno dalla sua scadenza.
Trasferirsi e vivere negli USA, Visto business
Visto Business
Visto E-2. questo visto business è adatto a chi ha del capitale da investire (minimo 100.000 $) e fiuto imprenditoriale per avviare un’attività.
Come abbiamo visto il sistema americano è sempre alla ricerca di nuovi cervelli, per cui persone con titoli di studio ed elevate capacità nei settori scientifici e tecnologici hanno la strada facilitata mentre per tutti gli altri lavori è più dura. Anche nel tanto amato, dagli italiani, settore dell’hospitality non è facile trovare un impiego negli Stati Uniti.
Le strade che si possono seguire sono due:
Per potersi recare negli Stati Uniti a scopo turistico per soggiorni inferiori a 90 giorni, sarà sufficiente compilare il modulo ESTA. Vi chiederete cosa c’entra il visto turistico con il trasferimento negli USA. Ve lo spiego subito. In America ci sono oltre 10 milioni di clandestini, fra cui anche nostri connazionali che sono arrivati proprio come turisti. Dal momento che per quasi tutti i lavori di bassa qualifica non è possibile ottenere uno sponsor, molti una volta arrivati si mettono a lavorare illegalmente come cameriere o in cucina presso ristoranti italiani. Va detto che buona parte del personale che lavora nel settore della ristorazione è clandestino.
Se uno si comporta bene e non commette infrazioni può andare avanti per anni, nella speranza, nel frattempo, di trovare un’americana da sposare o racimolare tanti dollari da potersi pagare un buon immigration lawyer che trovi una qualche ‘scappatoia’ per fargli ottenere la residenza. Però chi viene scoperto viene rimpatriato e se ha soggiornato illegalmente nel paese per meno di un anno, non potrà ricevere un visto per gli Stati Uniti per 3 anni. Una persona che invece ha soggiornato per più di un anno, non potrà ottenere un visto per 10 anni.
Da clandestini si dovrà vivere senza un’assicurazione sanitaria, senza potersi fare la patente e stando sempre attenti a non avere problemi di nessun tipo affinché non emerga lo status di clandestino. Vivere nella paura di non essere fermati dalla polizia per un controllo, non poter avere un lavoro in regola e non poter mai uscire dal paese. Direi che il gioco, per un messicano, che in patria soffre la fame, può valere la candela, ma non per un italiano.
Diverso, è invece il discorso, di chi durante il suo soggiorno turistico cerca degli eventuali sponsor, cosa che teoricamente sarebbe vietata, ma che non comporta, dal punto di vista pratico, nessun tipo di rischio.
In conclusione, l’ America non è per tutti: occorrono soldi, qualifiche, voglia di lavorare, talento e un po’ di fortuna. Insomma una sfida bella e affascinante.